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Dalle origini all’epoca Romana

1° Gli Umbri

I primi abitatori del territorio di Ciggiano di cui abbiamo un indizio certo furono gli Umbri, che hanno lasciato ricordo di sé nel vocabolario Ombrena, un piccolo rio che affluisce nell’Esse presso la località il Mulino. Se notiamo che oltre il valico di S.Pancrazio scorre l’Ambra e oltre quello di Palazzuolo l’Ombrone, i cui nomi hanno identica origine, possiamo dire con certezza che prima dell’invasione etrusca, cioè prima dell’VIII secolo avanti Cristo, la civiltà umbra è qui sicuramente rappresentata, e si estendeva a gran parte dell’Italia centrale, secondo quello che già Plinio aveva scritto: “Gli Umbri furono il popolo più antico d’Italia”.

Sappiamo pochissimo di loro, poiché hanno lasciato scarse testimonianze archeologiche. Una loro caratteristica era il culto delle acque. A questo riguardo Plinio riteneva che il nome stesso Umbria derivasse da imber, che in latino significa “pioggia”, “acquazzone”. E’ un’opinione erronea, ma evidenzia questo stretto legame.

Il dio umbro delle acque era Cerfio, che così veniva pregato nel momento della lotta con gli Etruschi: “O Cervio guerriero, metti in fuga, spaventa, atterrisci, ricopri di nevi e di acque, sconfiggi e distruggi gli anziani e i giovani, combattenti o no, delle città nemiche, Etruschi, Naharci, Japudici!”. Di questa divinità umbra rimane in un corso d’acqua della vicina Valdambra: lo Scerfio, presso Badia Agnano, affluente della Trove; e in Valdichiana, a Lucignano, abbiamo pure la Scerpella, tributartia dell’Esse. Del resto anche l’Esse viene inteso ormai come un nome di origine umbra.

Il rapporto del territorio di Ciggiano con la civiltà appenninica, a prima vista così lontana, è il fatto inoppugnabile, favorito dall’annuale pratica della transumanza. I pastori sono stati i primi “pendolari” della storia, e in terra d’Arezzo la via vecchia senese era il loro principale itinerario.

Proprio da questo necessario collegamento si spiega la presenza umbra nella nostra zona fin dall’età del bronzo, ed ha lasciato indelebili tracce.

Frequentazioni più antiche sono attestate da rinvenimenti che risalgono ad epoche preistoriche. Tra le principali località abitate dall’uomo dal paleolitico all’età del bronzo in terra aretina, lo Starnazzi indica la zona del Riccio, le pendici di Civitella e Ciggiano, Monte Longo (Palazzuolo). La tipologia degli strumenti litici rinvenuti presso Ciggiano risalgono a circa 20,000 anni fa.

Appartengono al paleolitico superiore. L’uomo abitava in capanne, usava il fuoco, viveva di caccia e aveva il “senso di decoro e di ricercato gusto etetico personale”.

Anche gli uomini primitivi, a quanto pare, hanno da insegnarci qualcosa.

Principali località preistoriche dal Paleolitico inferiore all’età del Bronzo. Tra di esse,

nel Paleolitico superiore, Ciggiano. (C.Starnazzi, Fossili e preistoria nelle valli aretine, p.163)

Tratto da:

Ciggiano” Storia di un paese tra Valdichiana, Valdambra e Maremma

Scritto da:

Antonio Bacci

Edizioni:

C&M” 


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