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Gruppo Bandistico di Ciggiano

“LA FILARMONICA DI CIGGIANO”

Quando si parla di Ciggiano tanti sono gli argomenti da trattare, la storia,le origini, le tradizioni, gli eventi, ma inevitabilmente l’interesse maggiore viene rivolto alla società filarmonica e alla sua banda.

Nel 1842 ebbe le sue origini; la prima sede della società era ubicata nel centro storico in piazza alta, ma già precedentemente i musicanti si riunivano per le prove in canonica con l’allora pievano Don Annibale Zappalorti.

Divisa e baffi all’umbertina e Fantozzi Giuseppe ne era il capo.

Detta società tornava ad” onore “ del comune, furono quindi stanziati cento lire diventate poi mille nel 1921.

Fu così che in quegli anni si provvide ad edificare il nuovo ed importante multifunzionale stabile che ad oggi è sede della società filarmonica.

La storia della banda di Ciggiano è fortemente legata alla famiglia Fantozzi; ma è stato con siro Fantozzi che la banda ha subito una radicale innovativa trasformazione.

Diventa infatti una moderna “band” e nel 1978 subentrarono le majorettes, una serie di timpani, il mazziere, ma soprattutto un repertorio musicale moderno e brillante, al passo con i tempi.

Questo progetto attirò l’attenzione di molti giovani che grazie a metodi di insegnamento innovativi appresero velocemente a suonare i vari strumenti debuttando quindi in banda.

Attualmente la banda è diretta dal maestro Professor Meucci Andrea e l’ultimo concerto si è tenuto in occasione dell’ultima festa dell’uva tenuta il 17 settembre 2011.

 

Folklore, espressioni culturali per trasmettere alla gente le tradizioni popolari e la cultura tramandata nel tempo.
Questa serie di foto allo scopo di sensibilizzare i giovani verso le tradizioni locali e per permettere alle nuove generazioni di conoscere gli aspetti più profondi della cultura del territorio in cui vivono.
Intendo solo dare un contributo per una maggiore visibilità al folklore affinché le tradizioni, radici preziose per la gente, possano essere meglio valorizzate e conosciute.
L’obiettivo è quello di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale rappresentato dalle tradizioni popolari del mondo rurale e urbano, perché non vada disperso e dimenticato.

FOTOGRAFIE GENTILMENTE CONCESSE DA  “ALESSIO UNDINI”


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